L’ILVA di Taranto è lo stabilimento siderurgico più grande d’Europa e tra i più grandi al mondo.
Nell’ambito dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, la prescrizione N. 93 riguarda la realizzazione di una rete di biomonitoraggio per valutare lo stato di organismi biomonitor prima e dopo la messa in opera dei provvedimenti di mitigazione previsti dalle prescrizioni A.I.A.

TerraData è stata incaricata da ILVA di occuparsi delle fasi di progettazione e gestione della rete di biomonitoraggio.

L’attività è stata svolta in collaborazione con l’Università di Pisa (Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali) e con altre università italiane (Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita e il Dipartimento di Farmacia dell’Università di Genova e il Dipartimento di Economia Politica e Statistica dell’Università di Siena).
Le analisi sono svolte da due laboratori accreditati (Centro di Analisi CAIM e EcoResearch).
Nelle varie attività sono stati coinvolti complessivamente una trentina di ricercatori e professionisti.

Attività svolte:

  • 2013: studio di fattibilità e progettazione della rete.
  • 2014 e 2016: bioindicazione e bioaccumulo mediante licheni epifiti e biondicazione dell’ozono mediante germinelli di tabacco.
  • 2015 e 2017: bioaccumulo di IPA, PCDD/F e PCB mediante piante di cavolo verde e aghi di pino.
  • 2017-2018: elaborazione integrata dei risultati.

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